CO2 NEGATIVE IMPACT, COSA SIGNIFICA?

da | Ago 9, 2023 | Green Impact

Impatto negativo della CO2, a dispetto del termine, la definizione non è affatto negativa per l’ambiente.

Ma cosa vuole veramente dire avere un impatto negativo sul ciclo della CO2?

Il ciclo naturale di CO2 lo lascio spiegare ai biologi o ai chimici ambientali, più titolati di me, qui voglio sensibilizzarti sull’argomento ormai logoro dell’impatto dei gas serra nell’atmosfera.

Ai sostenitori della tesi che i cambiamenti climatici del nostro secolo sono da imputare quasi esclusivamente a fattori astrali e quindi non all’attività antropica, e questa è una fake news, vorrei chiedere: e anche se fosse così, noi umani cosa possiamo fare se non limitare le attività che contribuiscono a tale fenomeno?

CO2 grafico 1960-2020

La curva dei livelli di CO2 1960 -2020 mostra una crescita spaventosa. Credit: NOAA

È noto a tutti che il livello di CO2 nell’atmosfera è il più alto di sempre, da quando iniziamo a misurarlo, siamo passati dal valore medio di 228 ppm, dell’era preindustriale negli anni 1750-1800, al valore di 424 ppm misurate a maggio del 2023. (fonte Fanpage)

Tornando al titolo voglio chiarire il concetto delle definizioni nella speranza di smuovere gli ultimi pigri che ancora pensano di poter stare a guardare o, peggio, che pensano di non dover o poter fare niente a riguardo.

CO2 POSITIVE IMPACT

Tutte le attività umane, compreso il solo respirare, emettono CO2 nell’atmosfera.

inquinamento co2

Il problema nasce quando questo CO2 lo estraiamo dal sottosuolo, dove è rimasto da milioni di anni e lo portiamo in atmosfera, ad esempio estraendo il petrolio e altri idrocarburi per poi mediante la combustione, emetterli nell’atmosfera, aumento la loro concentrazione.

CO2 NEUTRAL IMPACT

È uno slogan che va di moda in molti spot pubblicitari, ma attenzione non facciamoci ingannare “NEUTRAL” non basta!

La situazione è davvero grave da dover fare di più!

Tutti possiamo fare di più.

Il caso più emblematico di CO2 Neutral è la combustione del legno.

Durante la sua vita un albero assorbe del CO2, che viene poi riemesso in atmosfera quando questo legno viene bruciato, formando un circolo neutrale di CO2, a patto che per ogni albero tagliato un albero di pari essenza venga ripiantato.

Volendo fare i pignoli dovremmo piantare più di un albero perché c’è sempre una percentuale che non raggiunge la maturazione per questioni naturali.

CO2 NEGATIVE IMPACT

Perché CO2 Neutral non basta?

Se sono riuscito a spiegare il concetto ci sei arrivato da solo.

Siccome il livello attuale di CO2 è estremamente elevato, sopra ogni livello di sicurezza, dobbiamo sì avviare dei comportamenti CO2 Neutral, ma parallelamente dobbiamo attivare anche delle attività CO2 Negative che fanno l’esatto opposto di quando bruciamo petrolio, ovvero che prendono il CO2 dall’aria e lo riportano nel terreno.

Ci sono molti progetti tecnologici chiamati CO2 Sequestration o Carbon Capture, che nonostante i costi elevati sono stati promossi, per nostra fortuna, da molte iniziative pubbliche e private in tutto il mondo.

L’attività naturale per eccellenza è piantare e far crescere degli alberi, iniziative come la Grande Muraglia Verde ne sono un esempio da imitare il più possibile.

Ma esiste un modo per essere CO2 Negative che possa essere anche economicamente valido?

Certamente si!

biochar fertilizer trees

Qui vi porto un esempio che sto seguendo direttamente ed è la pirolisi degli scarti di legno, non utilizzabili diversamente, per la produzione di BIOCHAR ovvero un ammendante naturale, un eccellente sequestratore naturale di CO2 che può essere impiegato in agricoltura e quindi messo nel terreno come ammendante o fertilizzante se additivato con biostimolanti.

Ogni azienda che si rispetti non può accontentarsi di essere CO2 Neutral ma deve impegnarsi maggiormente e diventare CO2 Negative.

Molte sono le iniziative in atto e tutti noi possiamo e dobbiamo fare molto di più, innanzi tutto chiedendo prodotti di quelle aziende che più si impegnano in questo settore.

Riflessioni

Ho parlato di CO2, ma questo non è l’unico gas serra, ne esistono anche altri per i quali possiamo fare lo stesso discorso e i principali sono: il gas metano (CH4), il protossido di azoto (N2O) e i famigerati fluorurati (HFC, SF6 e NF3).

Mi piace ricordare che il problema non è ambientale, il pianeta con tutta questa CO2 continua benissimo le sue attività; invece, è l’essere umano che rischia l’estinzione, noi facciamo fatica a sopravvivere in certe determinate condizioni.

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