Osserviamo un crescente interesse delle aziende al Bilancio o Report di Sostenibilità (ESG dall’acronimo inglese Environmental Social and Governance), quale strumento che dimostra l’impegno della vision aziendale verso le problematiche ambientali e sociali.
L’ESG è uno strumento di pianificazione e controllo che analizza le performance delle attività complessive aziendali verso i temi del sociale e ambientale, con lo scopo di soddisfare finanziatori e soci attuali e potenziali, sempre più sensibili alle tematiche ambientali.
L’Unione Europea, mediante la direttiva numero 95 del 2014 (2014/95/UE), e successive modifiche, Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD, ha reso l’obbligo di redigere l’ESG per le grandi aziende con interesse pubblico e con una media di dipendenti sopra i 500.
Dal 2021 anche gli enti operanti nel Terzo Settore hanno questo obbligo.
Esistono oramai molte aziende che offrono il servizio di guida alla realizzazione del Bilancio di Sostenibilità, previa analisi della situazione aziendale.
Indipendentemente dalle dimensioni aziendali, l’interesse alla redazione del ESG o del CSRD è in continuo aumento al fine di mostrale l’impegno delle aziende alla salvaguardia ambientale sia per soddisfare le aspettative dei clienti esistenti sia per attirare l’attenzione di nuove tipologie clienti.
Per ottenere il certificato ESG, ogni azienda deve valutare il proprio impatto di carbonio e ridurlo il più possibile.
Le azioni ricorrenti per tale scopo sono la riduzione dei consumi energetici in tutti gli aspetti aziendali, che vanno dalla sostituzione degli apparecchi di illuminazione con dei nuovi meno impattanti.
Nei reparti produttivi è possibile la sostituzione dei motori elettrici con quelli ad alta efficienza o dove possibile, sostituire completamente i macchinari.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale può essere molto utile al fine di analizzare le abitudini di tutte le persone coinvolte e tentare di ottimizzare le loro abitudini col fine ultimo di ridurre i consumi energetici.
È possibile anche coinvolgere i dipendenti, definendo le modalità di spostamento casa-lavoro utilizzando i mezzi pubblici, il car sharing o addirittura incentivando l’acquisto di auto meno inquinanti.
Le aziende che vogliono affrontare seriamente la questione hanno molti compiti da espletare e non sempre facili.
L’esperienza di questo primo periodo operativo nel tentare di ottenere il bilancio di sostenibilità ha mostrato non poche difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla normativa e suggerisce una sola soluzione: l’acquisto dei crediti di carbonio sul mercato volontario.
ABProject, mediante il progetto GREENPACT opera proprio in quest’ambito. ABProject finanzia dei progetti che mediante la produzione sostenibile di BIOCHAR, un fertilizzante naturale derivato da biomasse legnose, sfrutta le nuove leggi europee che permettono l’emissione di crediti di carbonio, qualora il BIOCHAR venga utilizzato in attività agricole per limitare l’utilizzo di sostanze chimiche.
Esistono programmi europei che incentivano l’interramento del BIOCHAR al solo fine di rimettere la CO2 contenuta in esso, nel sottosuolo.
Anche la fashion extra lusso ha un’anima sempre più verde.
Le nuove generazioni, come le definisce Michel Chevalier nel suo libro “Luxury Brand Management” chiamate HENRYs (high earners, not rich yet), sono e saranno sempre più i nuovi clienti del lusso e come tutte le nuove generazioni chiedono un impegno crescente nella lotta ai cambiamenti climatici e di rispetto sia sociale sia ambientale.
Puoi seguire i progetti AB GREENPACT qui
Fonti: 3bee – hidrasocietabenefit